venerdì 12 febbraio 2010

Contributi agli artigiani per i mezzi di trasporto

 
Le misure per l’acquisto di filtri antiparticolato per i mezzi di trasporto degli artigiani e lo stato della qualità dell’aria sono gli argomenti illustrati il 3 febbraio a Torino dal vicepresidente della Giunta regionale e dall’assessore all’Ambiente.
Con l’obiettivo di ridurre le emissioni, in linea con il Piano per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, la Giunta ha approvato una delibera che prevede agevolazioni destinate al comparto artigiano per l’acquisto di filtri antiparticolato da installare sugli automezzi ad uso aziendale. Al contributo sono ammessi i sistemi di contenimento del particolato ad alta efficienza (non inferiore al 90% di abbattimento), che installati su veicoli Euro 2 consentono di rispondere per le emissioni di particolato alla classe Euro 4 o superiori. I dispositivi devono essere omologati secondo i criteri previsti dal Ministero dei Trasporti. Il contributo, concesso fino al 30% della spesa e per un importo non superiore ai 1500 euro, si ottiene presentando la domanda agli sportelli di Artigiancassa, che gestisce le agevolazioni per conto della Regione, entro il 16 novembre 2010. Ne hanno diritto i veicoli Euro 2 (immatricolati da più di 10 anni), intestati a un’impresa artigiana che possa documentare l’installazione e il collaudo del sistema per il contenimento del particolato ed esibire la fattura che ne comprovi l’acquisto.

“È un intervento molto importante - ha sostenuto il vicepresidente della Regione - che si aggiunge a quelli già messi in campo per fronteggiare l’emergenza nel settore dell’artigianato, già duramente penalizzato dalla congiuntura negativa. Con il blocco del traffico il mondo delle partite Iva si sarebbe trovato a dover lottare contro ulteriori difficoltà. Affrontare la spesa per la sostituzione dell’automezzo aziendale spesso è troppo oneroso, benché le politiche regionali prevedano finanziamenti agevolati e contributi in conto interessi per l’acquisto dei veicoli nuovi. Uno strumento come questo permette alle aziende di ridurre l’impatto ambientale dei loro mezzi con un notevole risparmio economico e di evitare le limitazioni al traffico”.
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, l'assessore regionale all'Ambiente ha sostenuto che “i dati ci ribadiscono che la situazione delle medie annue di presenza di polveri sottili è migliorata. Se cinque anni fa la media piemontese era di 41,8 microgrammi per metro cubo, nel 2009 siamo scesi a 34,5, con una diminuzione del 17,7 %. Non mi stanco di ripetere che seppur i dati stiano migliorando non dobbiamo, però, abbassare la guardia. Ma non si può negare che in Piemonte dal 2007 siamo rientrati nei limiti, al massimo 40 microgrammi/anno per metro cubo, come chiede l’Unione Europea per la salvaguardia della nostra salute. Il risultato è il frutto di politiche coordinate e condivise sulle emissioni industriali, sul rinnovo dei sistemi di riscaldamento, sulla riorganizzazione del traffico veicolare, oltre che di un impegno costante a favore del trasporto pubblico come la dotazione di filtri antiparticolato per 900 bus pubblici e le agevolazioni per l’acquisto di abbonamenti per studenti e lavoratori”.
“Corriamo tuttavia il rischio - ha rimarcato l’assessore - di vedere vanificati i nostri sforzi per colpa del Governo, che non ha un piano nazionale che supporti le misure adottate a livello regionale. Per questo l’Europa non ha concesso all’Italia la deroga fino al 2011 all’obbligo di rientrare nei limiti giornalieri e annuali di polveri sottili. A farne le spese sono principalmente le Regioni della Pianura padana, nonostante l’impegno e il lavoro comune svolto con risultati positivi”.
 http://www.regione.piemonte.it/ambiente/aria/home.htm

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