lunedì 8 febbraio 2010

Piemonte, presentato un fondo immobiliare etico


Servirà a realizzare abitazioni da affittare a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. 

Si chiama “Abitare sostenibile in Piemonte” il fondo immobiliare etico promosso da Regione Piemonte e nove fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo, che interviene con una quota rilevante, Fondazione CR Cuneo, CR Asti, CR Torino, CR Biella, CR Fossano, CR Alessandria, Cr Saluzzo, Cr Vercelli) che mira non al massimo rendimento per gli investitori ma alla finalità sociale di alleviare l’attuale emergenza abitativa costruendo abitazioni che saranno affittate a prezzi del 25-30% inferiori rispetto a quelli di mercato.

 

L’investimento previsto iniziale è di 45 milioni di euro, al quale la Regione contribuisce con 2,5 milioni. Altro partner dell’iniziativa è la Cassa Depositi e Prestiti.

Il nuovo strumento - presentato durante un convegno sull’housing sociale svoltosi il 4 febbraio a Torino nel Museo regionale di Scienze naturali - sarà rivolto alla cosiddetta “fascia grigia” della popolazione: coppie giovani, pendolari, immigrati, studenti, ma anche anziani e single che nell’attuale congiuntura si trovano in difficoltà economica. Due le tipologie di contratto previste: locazione di lunga durata con canone differenziato a seconda del reddito e locazione mirata all’acquisto futuro, nella quale si pagherà una quota finalizzata al riscatto dell’immobile dopo almeno 12 anni.

La presidente della Regione, Mercedes Bresso, ha puntualizzato che l’iniziativa “è un ulteriore tassello nel complesso programma a favore dell’edilizia residenziale, che ha portato al finanziamento di 8.800 alloggi nell’ambito del Programma casa: in particolare, interveniamo a favore di una fascia di popolazione che non è in grado di sostenere per svariate ragioni i prezzi del mercato degli affitti e non può accedere, avendo un reddito più elevato, alle case popolari. Il risultato sarà forse anche quello di calmierare gli affitti, attualmente non più alla portata di moltissime famiglie. E il fondo sarà una fonte di rendimento modesto ma sicuro che potrebbe risultare interessante per i risparmiatori”.

“La partecipazione regionale al fondo - ha continuato l’assessore alle Politiche territoriali, Sergio Conti - integra le già numerose iniziative sviluppate negli ultimi anni in ambito di edilizia sociale, rappresenta una ulteriore risposta etica e concreta della Regione proprio alle nuove criticità dettate dal crescente disagio abitativo e si sviluppa come nuova modalità per incrementare il livello degli investimenti nel settore dell’housing sociale”.

Dal convegno è emerso che l’housing sociale rappresenta un’opportunità per la riqualificazione urbana: sono stati analizzati esempi virtuosi in cui accordi tra enti privati, cooperative di cittadini e Comuni, promuovono la realizzazione di nuovi quartieri sperimentali mediante il ricorso a sistemi costruttivi, materiali e tipologie innovativi.

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