martedì 23 febbraio 2010

Omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina. La Cassazione conferma il sequestro preventivo di immobili a rischio crollo.


La Cassazione nella sentenza epigrafata, successiva ai disastrosi fatti di Messina (est. 30 settembre – dep. 14 ottobre 2009), si mostra rigorosa contro gli abusi edilizi e comunque contro le situazioni di pericolo che possano preludere al crollo degli edifici o allo smottamento delle aree su cui insistono.
Confermato nel caso di specie il sequestro preventivo di alcuni fabbricati affinché il reato contravvenzionale contestato di “omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina” di cui all’art. 677 c.p. venisse portato ad ulteriori conseguenze.

Individuato il fumus commissi delicti nella circostanza che i beni immobili sequestrati erano la causa dell’evento franoso per le modalità con le quali erano stati costruiti e per la mancanza di fognature e di sistemi di filtraggio dell’acqua, e nel fatto che l’omessa esecuzione dei lavori, necessari per il drenaggio del terreno, determinava il concreto pericolo dell’estendersi del fenomeno franoso e della rovina degli edifici con conseguente pericolo per le persone circolanti in prossimità delle case.
Quanto al periculum in mora è stato ravvisato nella circostanza che la libera disponibilità del bene avrebbe consentito l’utilizzazione delle aree di proprietà ed il pericolo concreto che ulteriori smottamenti o la rovina degli edifici potesse coinvolgere persone.

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